L’applicabilità clinica dell’immunoterapia passiva nei cani con cimurro canino spontaneo non è stata dimostrata. In uno studio sono stati utilizzati frammenti di IgG e F(ab’)2 suini anti-virus del cimurro canino per trattare cuccioli infetti. Si includevano 41 cuccioli con infezione naturale con segni respiratori gravi ma in assenza di segni neurologici. Si trattavano 25 cuccioli con una combinazione di frammenti IgG o F(ab’)2 (Gruppo 1) e terapia di supporto, mentre 16 cuccioli ricevevano soltanto la terapia di supporto convenzionale (Gruppo 2).
Il tasso di sopravvivenza dei cani del gruppo 1 (19/25; 76%) era significativamente maggiore rispetto a quello del gruppo 2 (5/16; 31,3%) (P<0,05). Durante la terapia, 8 dei 25 cani (32%) del Gruppo 1 sviluppavano segni neurologici, rispetto ai 12 soggetti su 16 (75%) del gruppo 2 (P<0,05).
Le reazioni avverse si limitavano all’aumento della temperatura corporea nei cani che ricevevano IgG.
Gli anticorpi suini anti-virus del cimurro canino miglioravano la sopravvivenza nei cuccioli affetti da cimurro canino, con effetti avversi minimi. Questa terapia potrebbe quindi essere presa in considerazione per il trattamento delle specie animali a rischio infettate dal virus del cimurro canino, concludono gli autori.
“Application of xenogeneic anti-canine distemper virus antibodies in treatment of canine distemper puppies” P C Liu et al. J Small Anim Pract. November 2016; 57 (11): 626-630.